Non so se esista un unico sistema per imparare a leggere i tarocchi, ma non credo che, in assoluto, ci sia un unico modo per imparare a fere una qualsiasi cosa.
Posso però raccontarvi come ho imparato io.
Imparare il significato delle singole carte non è difficile: basta procurasi un buon libro.
Bisogna, però, ricordarsi che ogni carta ha numerose sfaccettature, quindi non ci si può limitare ad imparare alcune righe a memoria. Quindi potete aggiungere ad un libro un buon corso (quello tenuto da Silvia Boneschi presso l’ISPA di Milano è fantastico).
A questo punto sapete il significato delle carte, ma ogni carta va vissuta, interiorizzata.
Il mio suggerimento è pertanto quello di passare un po’ di tempo meditando su ciascuna carta, soprattutto sugli arcani maggiori. Ricordate che gli arcani maggiori hanno valenza archetipica: raccolgono i miti della nostra cultura, e meditare su ciascuno di essi può voler dire ripercorrere centinaia di anni di mitologia, cultura, tradizioni.
A questo punto, con onestà e schiettezza, senza barare, potete cominciare a leggere i tarocchi per voi stessi, cercando nella scelta di un arcano maggiore la risposta che vi assilla.
Per leggere le carte, soprattutto ad altri, vi mancano ancora due elementi. Importanti.
Il primo è la combinazione delle carte. Potete scegliere uno degli schemi imparati al corso, o uno degli schemi suggeriti dai libri, o inventarvi uno schema: poco importa. Ma dovrete lasciare che la combinazione delle carte vi parli, facendo emergere attraverso di voi le diverse sfaccettature.
C’è in ballo molta intuizione. Le carte sono legate tra loro, ciascuna rafforza o attenua quelle che ha vicino, e il loro significato assume diverse sfumature a seconda di dove appare.
Questo passaggio è spesso complesso, perché implica l’abbandono della razionalità per entrare nel mondo della magia, ma viene enormemente facilitato se ponete il vostro cervello in stato alpha.
Infine, spesso ancora più complesso, dovete entrare in empatia con chi vi sta interrogando, risuonare in piena sintonia con lui (o lei) senza però farvene fagocitare.
E anche questo è un passaggio che attiva specifiche aree cerebrali, soprattutto i neuroni specchio e possibilmente uno stato di meditazione che attivi onde alpha o theta.
E ricordatevi sempre che non state recitando verità assolute, ma vi state ponendo al servizio dell’altra persona, facendo da tramite tra l’armonia del mondo e l’altro, e le carte ne sono lo strumento.
Capirete di aver fatto tutto questo dal cambio del vostro stato mentale al termine della lettura: potrete sentirvi svuotati o euforici, particolarmente carichi di energia, ma sicuramente diversi.