Proviamo anche a ribaltare la domanda: se tutto è collegato, se una farfalla che sbatte le ali a Pechino fa scatenare un uragano a New York (uno dei principi del pensiero sistemico e della fisica quantistica), perché le posizioni dei pianeti non possono contenere informazioni per l’essere umano?
Quindi: oroscopo sì, ma quale?
Le posizioni dei pianeti, la disposizione dei tarocchi, gli esagrammi dell’I Ching hanno in comune il fatto che devono essere interpretati. La loro funzionalità e validità dipendono dunque dall’interpretazione, e da cosa l’individuo fa del’'interpretazione.
Poi c’è la variabile tempo, epoca, contesto sociale, …
Ogni tanto si leggono sulle riviste gli oroscopi dei personaggi famosi in cui ciò che hanno fatto viene correlato alle posizioni dei pianeti nel loro oroscopo: a me sembra una bella forzatura, e anche piuttosto facile. Dovrebbero invece dimostrarmi che nell’oroscopo del signor Nessuno i pianeti indicavano che non avrebbe avuto possibilità di concludere alcunché.
La carte del cielo personalizzata offre però diverse indicazioni a chiunque. Quindi io sono favorevole, a patto che la si consideri uno strumento per conoscere meglio se stessi anziché un alibi per evitare assunzioni di responsabilità. Tra l’altro sfido chiunque a non trovare almeno due informazioni contraddittorie in ogni oroscopo!
L’oroscopo generazionale mi affascina: il collegamento fra alcune posizioni planetarie e le caratteristiche di intere generazioni mi sembra un buon esercizio di comprensione sociologica.
L’oroscopo giornaliero o settimanale che si sente in TV, o si legge sui giornali, mi diverte, e mi rendo conto che talvolta mi lascio (stupidamente) condizionare. Ma anche su questo: se abbiamo bisogno di una spinta positiva e l’oroscopo dice che va tutto bene, ben venga! Ma se ci lasciamo condizionare da avvertimenti generici …
In conclusione: oroscopo sì. Oroscopo come via di conoscenza, crescita, comprensione, e approfondimento. Allora decisamente sì.