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Femminilità in cammino

A cosa (e a chi) serve perdonare?

A cosa (e a chi) serve perdonare? - Ching & Coaching

Torno a parlare di perdono, valore contrapposto e complementare alla punizione, per fare alcune riflessioni su a cosa e a chi serve perdonare

Punizione, pentimento e perdono: siamo quasi condizionati a viverli come strettamente collegati tra loro, interdipendenti. Eppure Gesù, dalla croce, non solo perdonò, ma chiese anche il perdono per chi l'aveva ucciso senza che gli uccisori chiedessero perdono o manifestassero il minimo segno di pentimento.

Nella suddivisione tra valori maschili e valori femminili (che, lo ripeto per l'ennesima volta, non ha nulla a che fare con uomini e donne) la punizione e il pentimento fanno parte della categoria maschile, sono elementi attivi finalizzati al ripristino dello status quo delle regole della collettività. Il perdono, invece, è valore femminile, elemento passivo interiore finalizzato all'accoglienza e alla comprensione.

È ovvio che sono collegati, ma non interdipendenti.

La punizione serve alla collettività per isolare i soggetti problematici, ma soprattutto serve al colpevole per pagare il debito contratto. Il pentimento serve anch'esso alla collettività come forma di rassicurazione, e al colpevole per rientrare nei ranghi della società e delle sue regole.

I nostri schemi mentali affermano che il perdono serve al colpevole per consentirgli, dopo il pentimento e la punizione, il reintegro totale nella collettività. Peccato che questa sia giurisprudenza, non valori umani.

Vi è mai capitato di fare un torto a qualcuno, sentendovi poi maledettamente colpevoli? Poniamo che la persona che ha subito il torto non sappia nemmeno che siete stati voi, serve a stare meglio? E se vi perdona? Vi sentite davvero a posto?

Probabilmente, come la maggior parte degli individui dotati di coscienza, no. 

Il fatto è che il perdono serve a chi perdona.

Il perdono, sincero, è la modalità con cui l'anima supera definitivamente l'esperienza.

Perdonando gli altri riusciamo ad andare oltre, a chiudere o evitare quei rancori che ci tengono incatenati ai torti subiti, al negativo della nostra vita.

Perdonare noi stessi è spesso ancor più difficile, perché per perdonare noi stessi dobbiamo saper abbracciare le nostre ombre e inondarle di luce fino a scomparire.