In tutto quello che facciamo c’è un motivo, una ragione, uno scopo, un obiettivo. Certo che è così, eppure ci sono motivi che “funzionano” e altri quasi fallimentari. Ci deve essere un motivo, ma forse un motivo non basta o forse è necessario andare ben oltre il motivo e trovare una vera ispirazione.
Mi vengono in mente alcuni esempi, forse banali, ma emblematici.
La nazionale di calcio italiana aveva motivi importanti per andare ai mondiali: i soldi in ballo erano tantissimi! Sappiamo come è andata a finire.
Dall’altra parte c’è la mia amata Islanda: pochi dei giocatori sono calciatori professionisti, molti fanno lavori normali, come il dentista o il regista televisivo, e poi giocano in nazionale.
Difficile sostenere che fossero più bravi dei nostri italiani o che abbiano avuto un girone di classificazione più facile, ma loro ai mondiali ci sono. E basta vedere la squadra e i tifosi per comprendere che ciò che li sostiene non è solo l’aspetto economico.
E penso anche all’infinità di mail che ricevo con le offerte più disparate, o alle richieste di contatto sui social. È business, è vendita, questo è chiaro, ma alcuni infastidiscono, altri no.
Chiunque lavori con una rete vendita sa che per avere successo di vogliono due elementi: la relazione e la vendita.
Ci sono motivi che servono a poco.
Quasi tutti lavoriamo per guadagnare, eppure ben pochi sceglierebbero un lavoro che odiano per guadagnare 10 rispetto ad un lavoro che amano e guadagnare 8.
E se, per studiare, spesso basta il motivo di avere buoni voti, per imparare davvero, fare diventare parte di noi ciò che studiamo, serve ben altro.
L’I Ching, l’antico Libro dei mutamenti cinese, testo di saggezza, afferma:
Se arando non si pensa al raccolto
E sterpando non all’uso del campo,
Allora è propizio imprendere qualche cosa.
In ciò che facciamo deve esserci amore, desiderio profondo, affinché valga davvero la pena e, anche, per fare qualsiasi cosa al meglio delle nostre capacità. È l’amore, nelle sue infinite accezioni, che ci permette di imparare, migliorare, crescere. E questo vale anche per il lavoro, qualunque esso sia, e anche in una società che sta cercando di agire solo per paura.