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Femminilità in cammino

Femminilità in cammino e Festa della donna

Femminilità in cammino e Festa della donna - Ching & Coaching

Si avvicina l’8 Marzo, la Festa della donna. Nonostante la retorica, e i fiumi di parole che circondano questa giornata, anche Femminilità in cammino vuole aggiungere qualcosa.

In linea di principio non sono favorevole alle varie giornate dedicate a questo o a quello: costituiscono sempre un ottima scusa per sentirsi la coscienza a posto, e rimuovere il problema il giorno successivo. Vale per la giornata delle malattie rare, dei diritti del bambino, e di tutto il resto. Vale, ovviamente, anche per la festa della donna. Però vorrei anche citare un detto popolare: “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”, e quindi vada per l’8 marzo. Purché serva anche per riflettere.

In questi giorni ho sentito molti, anche molte donne, sostenere che “forse non era il caso di fare ministro una donna all’8 mese di gravidanza”. Siamo un Paese con pochi asili, e anche quei pochi ora sono messi a repentaglio. Avevamo, però, una delle migliori legislazioni in difesa della maternità. Non crediamo nell’importanza del lavoro femminile, ma che nessuno ci tocchi la mamma! Ahimè, la crisi economica ha relegato la legge ad essere solo scritta, e sempre meno applicata. Chi ha contratti precari o a tempo, chi fa la libera professione, chi fa l’imprenditrice, non gode di alcuna tutela della gravidanza.

Sì, in questo momento sto parlando di difesa di genere, non di valori o energie. Mi ero ripromessa di non farlo, ma quando è troppo …

E che dire delle mimose regalate per sentirsi “femministi” da parte di capi o datori di lavoro che considerano le donne elementi decorativi o, peggio, oggetti sessuali? Non crederete che il fenomeno sia sparito! Ma non dimentichiamo neanche le donne che si sentono furbe usando la loro bellezza, o le loro parti anatomiche, per ottenere privilegi …

L’Italia ha messo all’angolo intere generazioni di giovani, con una disoccupazione allarmante, ha abbandonato gli over 45, giudicati “vecchi”: i loro curricula non vengono neanche letti, e ha rinunciato al potenziale economico, costruttivo e creativo del genere femminile, il più disoccupato, peggio occupato e peggio pagato d’Europa.  

Non stupiamoci se abbiamo “qualche problemino” ad uscire dalla crisi.

Eppure … mai mollare. Il mondo va avanti, anche quando sembra che cammini come i gamberi. Forse tu, Fulvia, che oggi hai 3 anni, o forse tua figlia, o la figlia di tua figlia, vivrai in un mondo rispettoso, equilibrato, ricco di valori maschili e femminili. Prima o poi accadrà, ma solo se continuiamo a seguire i nostri sogni.