Lo so, non si tratta di un libro recente. È stato pubblicato da Feltrinelli negli anni ’80, e fortunatamente ogni tanto viene ristampato. È già presente in molte librerie familiari, ma trattandosi di un libro di piccole dimensioni potrebbe essersi rifugiato in un angolo. Se non l’avete ancora letto, godetevi la scoperta, oppure rileggetelo: lo merita. Soprattutto se siete in uno di quei periodi in cui, senza motivi oggettivi o speciali, vi sentite giù di morale.
Sono circa 100 pagine, ed è quindi leggibile anche da chi pensa di non avere il tempo per aprire un libro. E poi, una volta iniziato, lo si divora. E si ride!!
A volte si ride degli altri, quando vengono descritti comportamenti che riconosciamo nei nostri amici, altre volte si ride un po’ a denti stretti, quando siamo costretti a riconoscere che lo schema descritto è proprio il nostro.
Watzlawick ci prende in giro: non noi in particolare, ma noi in quanto esseri umani. Troviamo ironia, sarcasmo, e soprattutto una profonda conoscenza dei comportamenti umani e dei meccanismi della comunicazione.
Watzlawick ci fornisce un’affascinante descrizione di ciò che facciamo quotidianamente, ma anche di cosa siamo in grado di fare quando diventiamo dei professionisti e dei perfezionisti nel crearci la nostra personale infelicità. Inutile nasconderselo: ogni tanto lo facciamo tutti! Per questo un ironico richiamo, letto e riletto, può solo farci bene.