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L'I Ching

L'I Ching e il Coaching

L'I Ching e il Coaching - Ching & Coaching
Perché il testo dell’I Ching può diventare il proprio coach
In genere si è portati a considerare l'I Ching come un "vecchio" testo di divinazione (le prime notizie in merito risalgono a 5.000 anni fa), mentre il coaching è una tecnica decisamente recente che serve per raggiungere obiettivi, e migliorare la qualità di vita.
E allora come si fa a metterli insieme?
È possibile essere contemporaneamente un appassionato di I Ching e fare il coach?
Beh, io credo proprio di sì, e forse, se avete la pazienza di seguirmi, riesco anche a dimostrarvelo.
l'I Ching, chiamato anche Libro dei Mutamenti, è un testo che risale ad alcune migliaia di anni fa (uno dei suoi massimi studiosi è stato Confucio ed è stato divulgato in Europa anche grazie alla spinta di Jung: e ditemi se è poco come sponsor!).
l'I Ching, come molti sanno, è composto da 64 esagrammi, cioè 64 segni ognuno dei quali composto da 6 linee. Per iniziare il ragionamento basta sapere che, lanciando per 6 volte 3 monete, si ottiene uno dei 64 esagrammi, e ciò fornisce la risposta alla domanda che era stata posta.
La cosa assolutamente importante è che l'I Ching non dà MAI risposte del tipo "sì o no", e le domande devono essere poste in maniera assolutamente corretta e funzionale. Insomma, l'I Ching non è un passatempo da salotto o da signore annoiate, ma un vero maestro di vita.
Il Coaching, tecnica abbastanza recente, ha i suoi elementi fondamentali in tre step (non entro nei dettagli, ma potete trovare informazioni nella sezione degli articoli e delle domande frequenti):
1. Definire l'obiettivo, quindi il dove si vuole arrivare. L'obiettivo deve essere etico (non danneggiare nessuno), responsabilizzante, misurabile, temporizzato, attraente, ...
  • Uno dei problemi più frequenti che ho trovato nell'attività di coach è che si tenta di definire obiettivi su cui, in realtà, possiamo agire solo in parte perché molta della realizzazione dipende da altri. Un altro problema è che, trasformando desideri in obiettivi, ci si dimentica di "guardarsi attorno" rischiando così di raggiungere qualcosa che forse non si voleva davvero, o non si era assolutamente disposti a pagare il prezzo necessario per raggiungerlo.
2. Definire le strategie per raggiungerlo. Su questo punto i miei 20 anni (abbondanti) di marketing strategico sono decisamente condizionanti.
  • Spesso, troppo spesso a mio avviso, si tenta di mettere a forza nella casellina "strategia" l'insieme di abitudini comportamentali già consolidate. Invece nel momento in cui si va a decidere quale strada seguire per raggiungere un obiettivo importante è opportuno, e spesso assolutamente necessario, identificare diversi modus operandi per poi scegliere quello migliore in quel momento e per quell'obiettivo. Solo così ogni nuovo traguardo sarà anche un modo per ampliare la nostra mappa del mondo.
3. Costante feedback. Darsi un buon feedback da soli è quasi impossibile: si cade spessissimo nell'errore di essere troppo severi con sé stessi o di "farsi lo sconto". Anche chi ha decisamente una buona esperienza nel definire l'obiettivo e nell'identificare le strategie deve, almeno ogni tanto, ricorrere all'esterno per il feedback.
Cosa pensereste se vi dicessi che l'I Ching è assolutamnte in grado di aiutarvi per tutti e 3 i passaggi del processo di Coaching?
Sarò pazza, ma è così. Al Libro dei mutamenti potete porre ogni domanda, basta che non presupponga un risposa del tipo sì o no.
E allora cosa vieta di chiedere "è opportuno per me pormi l'obiettivo di ..........." e indagare se la definizione dell'obiettivo vi è congeniale?
O chiedere "quale strada dovrei seguire per raggiungere l'obiettivo XXXXX?"
Se siete esperti, il feedback vi viene fornito costantemente, altrimenti potete chiedere espressamente "a che punto sono?" "dovrei cambiare qualcosa?" "sto seguendo la strada giusta?"
Il bello è che potete consultarlo tutte le volte che volete (ma non fare più volte la stessa domanda, neanche cambiandola un pochino: ha 5.000 anni e non si fa fregare).
Vi ho convinto? Probabilmente ancora no, ma se avete in casa un testo dell'I Ching probabilmente vi ho incuriosito.
E allora provate a utilizzare l'I Ching per il vostro coaching personale!