Si nasce o si diventa? È un quesito frequente, ed è difficile avere una risposta assolutamente esaustiva. Però, osservando i neonati, mi sono convinta che nasciamo con un carattere di base, con delle attitudini del nostro modo di essere e del nostro comportamento.
Poi, l’ambiente, le esperienze, il mondo, fanno sì che ci creiamo delle abitudini, che sono prima di tutto comportamenti, modi di agire e di reagire.
Un po’ alla volta, attitudini e abitudini diventano quasi indissolubili e indistinguibili, e le abitudini diventano talmente radicate da non venir più riconosciute per quello che sono: abitudini, appunto.
Questo crea in genere non pochi problemi perché man mano che le abitudini diventano radicate, perdiamo la capacità di affrontare nuove situazioni, di trovare soluzioni migliori, di affrontare nuove sfide.
Esistono molti modi per riconoscere le nostre abitudini e, se necessario, scalzarle e superarle. Quasi tutti i percorsi di crescita personale partono da qui: conoscere se stessi ed essere in grado di gestirci al meglio.
Anche l’I Ching può aiutare, in almeno tre modi diversi.
Il primo è suggerendoci numerosissime strategie e tattiche diverse per affrontare i nostri problemi e raggiungere i nostri obiettivi.
Ma a volte, o forse spesso, non siamo in grado di cogliere i suggerimenti e i consigli perché sono troppo lontani dalle nostre abitudini e allora, invece che seguire l’I Ching, ci limitiamo a dire “mi ha detto di no. È un periodo negativo. È un brutto segno. La risposta è negativa”.
Il secondo modo con cui l’I Ching ci dà indicazioni è un po’ più sottile, e richiede qualche attenzione, ma è facile da identificare.
Se tenete una specie di diario, di raccolta delle domande che ponete e dei responsi che ottenete, potete chiaramente osservare se a fronte di domande su alcuni settori della vostra vita ottenete più spesso alcuni esagrammi rispetto ad altri. Ad esempio può essere che più volte, quando ponete domande sul lavoro, nel responso faccia la sua comparsa un certo esagramma, e quando fate domande sull’amore ne risulti spesso un altro.
Questa ripetitività è indice che le vostre abitudini, in quel settore della vostra vita, hanno preso il sopravvento, e forse dovete rifletterci sopra.
Il terzo modo con cui Il libro dei mutamenti indica che è opportuno fare una riflessione sulle proprie abitudini è un po’ brutale, ma generalmente efficace: nel responso di una domanda posta più volte, anche se con parole diverse, emerge tra il responso il segno 4, Mong, la stoltezza giovanile.