Alla base dell’I Ching ci sono otto trigrammi collegati agli elementi della natura, gli stessi trigrammi usati nel bagua, la base del feng shui.
L’unione di due trigrammi porta agli esagrammi, e ciascun esagramma contiene consigli per il saggio e suggerimenti su cosa fare e come comportarsi.
Se prendiamo gli esagrammi composti da due trigrammi uguali troviamo le caratteristiche espresse al massimo, con pregi e difetti, e possiamo leggere nei suggerimenti per il saggio dei veri e propri stili di leadership.
Ogni trigramma ha molte caratteristiche: è un membro della famiglia, un elemento, un fenomeno atmosferico, un colore, una parte del corpo, una situazione…, ma la prima identificazione dei trigrammi è quella con gli elementi della natura.
Tui è il lago, la figlia più giovane. Il trigramma del lago viene associato al piacere. La sua qualità è il sereno, la letizia, la gioia. È il risvegliare, il liberare da vincoli, il persuadere, il rallegrare. È però collegato con l'ovest e l'autunno e può significare anche declino, rottura.
Il trigramma raddoppiato genera l’esagramma 58. TUI – Il sereno
L’immagine collegata a questo esagramma è quella di due laghi gemelli. Il lago è una riserva di acqua dolce fondamentale per la vita, ed estremamente utile per il commercio e per le risorse che genera. Due laghi gemelli sono praticamente inesauribili. L’esagramma esprime quindi gioia interiore, vera letizia, successo negli affari, ricchezza, sono grandemente favorite le professioni legate alla comunicazione. La nota dolente sono potenziali litigi e il rischio di parlare a vanvera.
La leadership del lago è espressa con chiarezza dalla sentenza e dall’immagine di questo esagramma.
La sentenza
Gioia. Successo. Perseverare è fonte di fortuna.
Si tratta di gioia vera, non di sfrenata allegria, e porta al successo poiché è contagiosa, trascinante. Forza e letizia interiori, pacatezza all’esterno: così si conquista il cuore della gente.
L'immagine
Laghi gemelli. L’immagine di serenità e letizia. Così il saggio riunisce gli amici per discutere e studiare.
Due laghi collegati sono inesauribili, come la vera gioia. E la caratteristica del mai esaurirsi vale anche per l’apprendere e il sapere scientifico. Per imparare bisogna certamente studiare, ma anche saper discutere e sapersi confrontare con gli altri, così la conoscenza non rischia di diventare mera pedanteria.
Si parla dunque di gioia, di quella felicità profonda che fa parte del saper essere, indipendente da ciò che accade e che oggi viene studiata nella scienza della felicità.
Il leader del lago conquista le persone nel profondo, è aperto al confronto e all’apprendimento. Sa guidare e condividere.
Il successo arriva perché è una leadership trascinante, non con l’entusiasmo del momento, ma con la piena partecipazione e condivisione.
È un leadership impegnativa, sia per il leader che per chi viene guidato.
Questo stile di leadership è raggiungibile solo con un’approfondita conoscenza di sé, è un leader che sa, sa fare e sa essere. Si tratta di prensence, padronanza personale. Raggiungerla è impegnativo, a volte faticoso.
Ma serve impegno anche da parte del gruppo che viene guidato, che è tenuto a crescere, partecipare, discutere e condividere: non può limitarsi a seguire ordini (questo leader non ne dà), magari brontolando.