Spaventa pensare di avere come archetipo dell’anima l’orfano, l’archetipo più complesso e triste dell’intero viaggio dell’eroe. Eppure confesso che raramente ho visto soccombere alla vita queste persone, forse perché davvero Dio non ci manda mai prove da superare superiori alle nostre forze, forse perché sono persone che hanno già vissuto molte vite e percorso molti viaggi dell’eroe o forse perché, parafrasando una frase di Eleonor Roosvelt, siamo come bustine di te e scopriamo quanto siamo forti solo se immersi nell’acqua bollente.
Indubbiamente chi ha l’orfano come archetipo dell’anima in questa vita affronta parecchie difficoltà e solitamente almeno una è nei primi anni di vita: una grave malattia, la perdita di un genitore o l’abbandono da parte di uno o di entrambe i genitori.
Il loro compito è andare oltre, avviarsi verso il viaggio vero e proprio (l’orfano è un archetipo pre-eroico), scoprire la compassione profonda e l’amore incondizionato.
Grandi prove, e grandi ricompense. Quando riescono ad andare oltre diventano persone attente, amorevoli, forti grazie alla consapevolezza, solide e non di rado carismatiche.