Il segno rappresenta un uomo profondamente onesto e sincero, che segue la legge dell’universo e viene quindi protetto da Dio. L’esito del responso è di estrema fortuna.
Il richiamo al legame tra capo e dipendente è uno dei caratteri secondari dell’esagramma: ci tratta di un dipendente che ha pieno rispetto e obbedienza per il suo capo e, viceversa, un capo che merita pienamente rispetto e obbedienza.
Un’altra peculiarità del segno è che più di ogni altro esagramma nell’I Ching promette totale successo per colui che è pienamente onesto e corretto e totale distruzione per chi è disonesto o ha secondi fini, soprattutto se si trova in posizione di comando.
A quanto pare anche la millenaria saggezza del libro dei mutamenti condivide appieno sia il concetto di protezione divina che quello di vendetta divina.
È ovvio quindi che chi consulta l’I Ching, e si trova questo responso, debba interrogarsi sulla propria piena onestà poiché le intenzioni potrebbero essere buone, ma … chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Fortunatamente il responso contiene una serie di informazioni e consigli, parte nella sentenza e nell’immagine e parte nelle linee mobili.
Il saggio pienamente onesto cerca dunque di seguire il volere divino senza attendersi premi o ricompense, si impegna ad identificare ed eseguire il suo compito nella vita e fa pieno uso del suo libero arbitrio per distinguere il bene dal male.
Tra le linee mobili molte fanno riferimento all’aver fiducia nel proprio istinto, ma nel complesso il segno avvisa che non si tratta di reale istintualità, quanto piuttosto di quell’intuito che deriva dalla piena consapevolezza o, se vogliamo parlare un linguaggio moderno e scientifico, dalla piena unione tra i due emisferi cerebrali.
Ed è significativo come in altri esagrammi il libro dei mutamenti inviti alla meditazione, ma non qui, sebbene il livello di consapevolezza a cui fa riferimento il segno nasca spesso solo attraverso la meditazione. A lungo mi sono chiesta il perché di questa differenza, ma credo di aver capito: il venticinquesimo esagramma invita al recupero dell’innocenza infantile e i bambini, nei loro primi anni di vita, hanno un’integrazione tra gli emisferi cerebrali di gran lunga superiore a quella degli adulti
Ancora due segnalazioni relative alle linee mobili. Il sei al secondo posto avverte che ogni lavoro deve essere fatto al meglio, nel momento giusto, senza pensare a ricompense. Il lavoro va fatto bene per amore del lavoro stesso. Lo so, in azienda ciò accade raramente, ma tenetene conto.
Il nove sopra segnala che c’è un tempo per ogni cosa, e c’è dunque un tempo in cui l’agire innocente è controproducente poiché non è mai l’individuo che conta, ma l’armonia dell’universo.