Alcuni testi di interpretazione dell’I Ching hanno tradotto il nome di questo esagramma con un semplice vocabolo: disintegrarsi. Un titolo che mette paura, e fa pensare al peggio.
È vero: indica un periodo negativo, ma come sempre il libro dei mutamenti offre consigli e indica come affrontarlo anziché limitarsi a segnalarlo.
La prima indicazione importante è su ciò che si è chiamati ad affrontare: l’ignobile cerca di distruggere il saggio usando la strategia dello sgretolamento, svuotandolo dall’interno per poi assestare il colpo finale per farlo crollare, ben sapendo che in un confronto leale il bene e la saggezza sono più forti di lui.
Se questo è ciò che si deve affrontare, è inutile intraprendere azioni, avere progetti o obiettivi, ed è persino inutile combattere. Bisogna conquistare e mantenere la calma del monte e la pacatezza della terra, ricordando che il monte può resistere agli assalti erosivi del vento e degli eventi naturali solo se ha una base larga, molto stabile, e il governanti devono la loro sopravvivenza agli appoggi del popolo.
Infine, ma non certo meno importante, il consiglio di accettare i momenti negativi, consapevoli che anch’essi hanno uno scopo ed una ragione di esistere nel corso della vita.
Se, quindi, il responso oracolare del ventitreesimo esagramma è di sofferenza, per chi sceglie l’I Ching come guida la strada da seguire e la soluzione sono molto chiare: resilienza. Sarà la natura stessa, quando verrà il tempo, a vincere il male.