È una convinzione, e in termini tecnici potrei definirla una convinzione limitante. L’ho pensato anch’io, per lungo tempo, e l’ho anche scritto. Ma sbagliavo.
La felicità può essere uno stato d’animo costantemente presente.
Come ho scoperto che sbagliavo?
È stato un processo lungo e piuttosto complesso. Ho lavorato a lungo sulla mia serenità interiore, scoprendola e costruendola a poco a poco, accettando il fatto che essere sereni non significa assenza di pene e dolori, ma semplicemente la consapevolezza che anch’essi hanno un ruolo e possono essere affrontati in maniera costruttiva.
Eppure non mi bastava. La serenità aveva una strana aura di noiosità …
Così è cominciata una lunga ricerca fatta di riflessioni, meditazioni, esercizi … fino a scoprire uno stato d’animo di assoluta felicità. Esaminandolo mi sono accorta che, in fondo, era composto da piccolissime cose: fiducia, curiosità, capacità di abbandono, sicurezza, gioia. Pur avendo già provato felicità, quello stato d’animo era una specie di esperienza illuminante e mi sono chiesta se poteva essere reso costante, magari alimentandolo con la ricerca quotidiana di piccole fonti di gioia.
Poi la vita mi ha fatto un regalo: una nipotina felice. Un bimba felice capace di irradiare felicità intorno a sé, un sorriso assolutamente contagioso.
Ecco: quello è lo stato d’animo che cercavo. Ma è possibile che un adulto sia così?
Secondo me assolutamente sì, se l’adulto riesce a liberarsi di tutte le infrastrutture, i pregiudizi, i condizionamenti, e riesce ad andare all’essenza della sua armonia interiore. La vera armonia non è serena: è felice!
Naturalmente, la vita mi ha messo alla prova con la malattia, ed è una di quelle impegnative. Così mi sono resa conto che è possibile essere felici, pur con qualche momento di sconforto. Non so se in questo periodo riesco ad irradiare felicità intorno a me, ma so che io sono felice, anche quando ho paura, o sono esasperata dalla situazione.
L’invito è dunque quello di superare lo strano preconcetto che solo la serenità sia perseguibile, come se fosse un contentino o un sottoprodotto. Se volete la felicità, cercatela e tenetela stretta!