Il decimo esagramma ci racconta che stiamo procedendo “sulla coda di una tigre”: sembra proprio una situazione poco auspicabile. Eppure la sentenza spiega anche che “essa non morde l’uomo”, e questo è un po’ più rassicurante.
In pratica siamo in un momento di avventura ad alto rischio, e poco importa se ci siamo finiti per scelta, per caso, o il destino che ci ha fatto incontrare persone pericolose: l’importante è diventare consapevoli dei rischi che stiamo correndo e giungere al successo assumendo comportamenti adeguati.
Come evitare, dunque, di essere sbranati?
Essere consci del pericolo, bandire l’irritabilità, evitare assolutamente di essere suscettibili.
La nostra forza, il nostro potenziale successo, è tutto in due fattori: consapevolezza della situazione e massima dolcezza.
In questo caso consapevolezza significa attenta riflessione, solitudine, preparazione minuziosa finché giunge il momento dell’azione. Ma, quando è il tempo, l’azione dovrà essere improvvisa e rapida, come il balzo della tigre. È la temerarietà che ci ha messo in questa situazione, ci vuole coraggio per affrontarla, cautela per avanzare, ma il successo è possibile