L’inizio è il cielo, maschile, forte, energico, luminoso. L’inizio è nella primavera inoltrata, quindi non è un vero inizio, ma una forte spinta affinché si generi il moto. Il creativo rappresenta il creare più che la creatività: c’è forza, non fantasia.
Il creativo è dunque la forza primordiale, luminosa, vigorosa, indomita. Una forza che non deve mai arrestarsi: per questo nella sentenza la sublime riuscita, il pieno successo, è abbinata alla perseveranza, e per questo l’immagine invita il saggio ad essere forte e instancabile.
Mai fermarsi, e mai arrendersi, nel costruire perseguendo il bene e la saggezza.
Tuttavia, come espresso nelle singole linee, ogni cosa, ogni azione ed ogni spinta, deve essere in armonia col tempo, riconoscendone i segni e senza mai forzare. E ogni saggio sa anche apprendere, costantemente, né teme riconoscere altri più esperti e più saggi di lui. Infine il saggio non si inorgoglisce mai, l’ego è bandito poiché, come afferma la sesta riga, “drago altezzoso avrà da pentirsi”.
Il creativo promette riuscita. Ma ciò che davvero conta sono le sfumature del segno. Potrebbe essere considerato uno degli esagrammi più favorevoli, o forse il più positivo in assoluto: essere generatori di un nuovo inizio. Eppure è uno dei più difficili: essere forti e instancabili, efficaci ed efficienti, dimenticare l’ego, influenzare senza desiderarlo e senza mai forzare, essere consci della propria forza e del proprio potere ma totalmente liberi da aggressività e prepotenza …