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Esagramma 4. MONG - La stoltezza giovanile

Esagramma 4. MONG - La stoltezza giovanile - Ching & Coaching

Un esagramma dedicato a chi insegna e a chi impara.

Il termine “stoltezza” non va vissuto come dispregiativo. Concettualmente sta ad indicare l’inesperienza, ma anche la totale apertura e potenzialità che essa comporta. Questo, come elemento fondamentale. L’esagramma, però, ha anche la sgradevole abitudine di venir fuori quando ripetiamo all’infinito la stessa domanda perché non abbiamo capito, o più spesso non vogliamo capire, la risposta. E allora l’esagramma ci dice davvero che siamo ottusi, che dobbiamo ascoltare, riflettere e comprendere prima di rifare la domanda. Tutti gli antichi testi di saggezza, compreso l’I Ching e la Kabbalah, sono basti sul concetto dell’apprendimento attraverso un maestro. Ma d’altra parte anche molte delle nostre favole, elemento di trasmissione di antica saggezza, contengono l’elemento del maestro, o della guida, che compare al momento giusto. E per “giusto” si intende quando l’allievo è pronto ad apprendere. Ed ecco quindi le indicazioni per l’allievo:

  • sapere di non sapere
  • cercare una guida
  • scegliere con cura le domande da porre
  • ascoltare attentamente la risposta
  • riflettere ed assicurarsi di aver compreso prima di chiedere ancora

e i consigli per chi insegna:

  • deve aspettare tranquillamente finché lo si ricerca. Non deve offrirsi da sé
  • suscitare nell’allievo il desiderio di apprendere
  • dare risposte chiare e precise
  • “riempire” la stoltezza giovanile come l’acqua che sgorga dalla fonte e riempie tutti gli spazi

E poi c’è l’insegnamento specifico per il maestro della linea superiore, che vale anche per i governanti: la stoltezza va punita, se necessario, ma il potere di punire non va mai usato come prevaricazione. Ricevendo l’esagramma chiedetevi quindi per prima cosa se si rivolge a voi come maestro o come allievo. Se, ad esempio, la domanda era relativa a come comportarsi con i figli, o con amici, o con collaboratori, è probabile che voi siate coloro che insegnano, mentre se vi siete rivolti all’I Ching per un responso sulla vostra situazione, personale o sentimentale, siete presumibilmente gli allievo, e il Libro dei mutamenti si pone come vostro maestro. È comunque necessaria un’attenta riflessione: qualcosa vi è sfuggita, avete trascurato informazioni già in vostro possesso, o no avete voluto ascoltare e comprendere.